Giro d’Italia 2018, Henao all’attacco: “Ci ho provato”
Giornata dai due volti per Sergio Luis Henao al Giro d’Italia 2018. Se nel finale della decima tappa il portacolori del Team Sky ha avuto modo di giocare le proprie carte, ad inizio giornata ha dovuto mettersi al servizio del capitano Chris Froome insieme agli altri compagni di squadra per distanziare il connazionale Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), in difficoltà già sul GPM di Fonte della Creta. È stato proprio grazie al lavoro della formazione britannica che il distacco del rivale dal gruppo maglia rosa è dilatato fino ai tre minuti, e insieme all’arrivo di altre formazioni è stato possibile contenere il rientro del colombiano, aiutato dalla Quick-Step Floors di Elia Viviani. Proprio quando si è spostata la squadra della maglia ciclamino nel gruppo di testa è cambiato lo scenario, con il ritardo di Chaves salito rapidamente oltre i cinque minuti.
Neutralizzata la minaccia, il 30enne di Montoya ha avuto il via libera per provare a conquistare la tappa, attaccando sull’ultimo GPM di giornata insieme ad Alessandro De Marchi (BMC) e Nico Denz (AG2R La Mondiale). Un attacco un po’ tardivo, con i tre che non sono riusciti a riportarsi su Davide Villella (Astana) e Matej Mohoric (Bahrein-Merida), anche se il francese è stato in grado di riportarsi in testa, staccando i due compagni di fuga in discesa e giocandosi la tappa con Mohoric.
Delusione da parte del campione nazionale colombiano, ma anche consapevolezza per la difficoltà della tappa, come emerge dalle sue parole. “Ovviamente è stata una giornata lunga e difficile sin dall’inizio della tappa, subito dopo il riposo è un grande shock per il corpo”, commenta il trentenne, che si sofferma proprio sulle insidie dei giorni di pausa che, secondo lui, “sono sempre molto pericolosi, ancora di più con una corsa come quella odierna, in una tappa molto lunga. Ma è il ciclismo. Adesso è il momento di riposare e pensare a domani”.
Non mancano inoltre le parole sulla sua azione, non andata a buon fine, ma che conferma anche uno status diverso nella Corsa Rosa visto che è la seconda volta che lo si vede provare da lontano: “È stato un attacco complicato e la pioggia l’ha reso più pericoloso. Ho provato ad andare per la vittoria di tappa ma è difficile. In ogni caso ci ho provato”.
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